L'ORDINARIO

Quaderno di appunti fotografici

Coccole

Coccole

14 Dicembre 2017

Metti una sera d’inverno, metti della buona musica (magari Chet Baker), metti un bicchiere di vino, mescola il tutto e accompagnalo a una sana e piacevole lettura.

La ricetta per la coccola è pronta!

E si! Quale altro modo per prendersi cura di sé? Mille altri direte voi. Può darsi, ma il mio è questo.

Tra l’altro è stato ormai dimostrato scientificamente (sono troppo pigro per cercare i test e postarli qui. Faccio appello alla vostra buona fede.) che leggere fa bene alla salute.

Essendo questo un angolo dedicato alla fotografia, vien da sé che il consiglio sia rivolto, nel caso specifico, ad una “ristretta” nicchia. Leggere e approfondire è di fondamentale importanza per qualsiasi fotografo e appassionato. E’ un qualcosa di imprescindibile per la propria formazione, fotografica e culturale in genere. E per leggere non intendo le riviste in cui si paragona la reflex X alla mirrorless Y [Aperta e chiusa parentesi polemica]. Saggistica, biografie, progetti di grandi fotografi del passato e contemporanei per ampliare il proprio background. Va benissimo osservare e studiare le loro foto, ma ancor meglio, a mio avviso, è “dare un’occhiata” alla loro vita, al loro percorso, a come siano arrivati a scattare quella determinata fotografia. In questo senso risultano perfetti libri come A occhi aperti di Mario Calabresi, o la raccolta di “Maledetti fotografi”, con le loro interviste ai grandi della fotografia contemporanea. Poi ancora Barthes, Sontag, Berger.

Sono solo degli esempi, la lista sarebbe lunga e ciascuno di noi ha le proprie preferenze e vocazioni. Da fotografo e lettore mi sento di consigliare inoltre una lettura che esuli dalla fotografia. Posso suggerire, per mio gusto, autori come Tabucchi, Terzani, Fallaci, Hemingway, Hosseini, ma anche qui la lista sarebbe davvero lunga. Il succo del discorso è che se si vuole comunicare, se si desidera raccontare con le immagini, bisogna coltivare la propria crescita personale. E la lettura è sicuramente un ottimo strumento.

Il discorso potrebbe sembrare scontato per molti, e probabilmente è così, ma come si dice: “repetita iuvant”.

Per concludere: il Natale si avvicina. Credenti o meno, praticanti o no, volenti o nolenti i regali li farete e li riceverete. Perchè quindi non donare e donarvi una coccola?

ps: sono aperto alle coccole. Sapete come trovarmi.